Rischio di neoplasie del midollo dopo terapia adiuvante per cancro al seno


Gli esiti del carcinoma alla mammella in stadio precoce sono migliorati.
Studi sulla chemioterapia adiuvante di prima generazione hanno registrato una incidenza cumulativa dello 0.27% a 8 anni per sindrome mielodisplastica / leucemia mieloide acuta.
Accertamenti e follow-up incompleti potrebbero aver sottostimato il conseguente rischio di neoplasia del midollo associata al trattamento.

È stata esaminata la frequenza di neoplasia midollare in 20.063 pazienti con stadio I, II e III di cancro al seno trattate presso Centri accademici statunitensi tra il 1998 e il 2007.

50 pazienti hanno sviluppato neoplasia del midollo ( mieloide, n=42; linfoide, n=8 ) dopo il tumore al seno ( follow-up mediano, 5.1 anni ).

Le pazienti che hanno sviluppato neoplasie del midollo avevano simile distribuzione di stadio di cancro alla mammella, etnia ed esposizione a chemioterapia, ma erano più anziane rispetto alle pazienti che non hanno sviluppato le neoplasie del midollo ( età media, 59.1 vs 53.9 anni, rispettivamente; P=0.03 ).

Due terzi delle pazienti avevano citogenetica di neoplasia del midollo complessa.

Il rischio di neoplasia del midollo è significativamente aumentato dopo chirurgia più chemioterapia ( HR=6.8 ) o dopo tutte le modalità ( chirurgia, chemioterapia e radiazioni, HR=7.6 ), rispetto a nessun trattamento con chemioterapia.

I tassi di neoplasie del midollo per 1000 anni-persona sono stati 0.16 ( chirurgia ), 0.43 ( più radiazioni ), 0.46 ( più chemioterapia ) e 0.54 ( tutte e tre le modalità ).

L'incidenza cumulativa di neoplasie del midollo è raddoppiata tra gli anni 5 e 10 ( da 0.24% a 0.48% ); il 9% delle pazienti era in vita a 10 anni.

In conclusione, in questa grande coorte di cancro al seno in fase iniziale, il rischio di neoplasie del midollo dopo radioterapia e/o chemioterapia adiuvante è stato basso, ma superiore a quello descritto in precedenza.
Il rischio ha continuato ad aumentare oltre i 5 anni.
Il rischio individuale di neoplasie del midollo deve essere bilanciato con il beneficio di sopravvivenza assoluta dato dalla chemioterapia adiuvante. ( Xagena2015 )

Wolff AC et al, J Clin Oncol 2015;33:340-348

Gyne2015 Onco2015



Indietro

Altri articoli

Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...



Esistono prove limitate riguardanti gli effetti prognostici della regressione patologica dei linfonodi ( LN ) dopo chemioterapia neoadiuvante per l'adenocarcinoma...


Ipilimumab ( Yervoy ) e Nivolumab ( Opdivo ) hanno entrambi mostrato benefici terapeutici per il melanoma resecato ad alto...


I pazienti con carcinoma nasofaringeo N2-3 hanno un alto rischio di insuccesso del trattamento nonostante l'attuale pratica di utilizzo di...


Il beneficio di Camrelizumab neoadiuvante più chemioterapia per il tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile in stadio...


Sono state valutare le associazioni indipendenti e interattive di durata del trattamento pianificato, uso di Celecoxib, attività fisica, indice di...


Sono state segnalate l'efficacia e la sicurezza della chemioterapia per infusione arteriosa epatica ( HAIC ) adiuvante postoperatoria con 5-Fluorouracile...


Nonostante il trattamento con lo standard di cura, oltre il 30% dei pazienti con carcinoma colorettale operabile va incontro a...